Siamo tutti dei nevrotici compensati. Ognuno ha la sua nevrosi con cui convive. Come un rumore di fondo essa ci accompagna durante la nostra routine quotidiana, sappiamo che c'è qualcosa che non va, ma pensiamo che in fin dei conti possiamo tirare avanti finché dura.
Ma che cosa è la nevrosi? E', in parole molto semplici, la mancanza di sintonia con la realtà. Essa può manifestarsi come fobia, ossessione, ansia, però l'elemento costante rimane una visione distorta della realtà. Facciamo un esempio ricorrendo al sintomo più diffuso della nevrosi: l'ansia. Pensiamo all'ansia anticipatoria che si avverte prima di un evento importante. Ebbene è naturale sentirsi particolarmente vigili prima di un evento importante, perché in questo modo il nostro elevato livello di attenzione ci permette di rispondere prontamente agli stimoli esterni. Tale sensibilità può significare anche farsi delle congetture su quello che può accadere in modo da esserne preparati. Quando queste previsioni però riguardano per la maggior parte, o nella totalità, eventi su cui pensiamo di non essere preparati e quindi pensiamo di fallire, avvertiamo l'ansai di anticipazione. I muscoli diventano eccessivamente tesi, ci manca il respiro, sudiamo freddo e quello che è peggio andiamo in confusione, non siamo più sintonizzati sulla realtà, ma stiamo solo pensando che non c'è la faremo.
L'esempio appena fatto ci riporta ad un altro elemento importante della nevrosi: la realtà si allinea con i nostri pensieri. Quindi l'esame ci andrà male, il cane ci abbaierà dietro, nonostante tutta la nostra attenzione commetteremo l'errore fatale, l'ascensore si bloccherà. I pensieri nevrotici distorcono la realtà e la rendono un terreno fertile affinché essi possano continuare ad esistere. La coazione a ripetere, di memoria freudiana, non è altro che questo: un circolo vizioso che si è creato tra i nostri pensieri e la realtà. La risposta che normalmente si dà a questa situazione è la compensazione, cioè mettiamo delle toppe dove servono. Se ho paura dell'ascensore non lo prendo, se ho paura della gente la evito, se ho paura di prendere decisioni non le prendo, se ho paura delle sorprese della vita le evito. Ma questo funziona fino a quando la realtà c'è lo permette.
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